Federconsumatori apprende dell'esistenza di una sentenza, resa dal Tribunale di Palermo, che avrebbe riformato una pronuncia del Giudice di Pace, relativa all'impugnativa di multe notificate ad opera del Consorzio Olimpo.

Sembrerebbe che il Tribunale abbia disconosciuto l'orientamento consolidato della Suprema Corte di Cassazione, a norma del quale, quando la notifica a mezzo del servizio postale è affidata a un’agenzia privata di recapito, essa non è conforme al modello legale previsto per la notifica, con consequenziale inesistenza della stessa (tra le tante, Corte di Cassazione, sez. V, sentenza n. 2922 del 13.2.2015; Corte di Cassazione, sezione IV, ordinanza del 31 gennaio 2013, n. 2262; Corte di Cassazione, sentenza n. 352 del 10 gennaio 2014).

"Tali sentenze hanno sancito quindi il principio" evidenzia Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo "secondo il quale il servizio di notifica a mezzo posta non può che essere prerogativa di Poste Italiane, per ragioni di ordine pubblico, vista la necessità di asseverare, con valenza probatoria, la data di invio e ricezione delle spedizioni, stante la applicazione del principio della scissione soggettiva del procedimento notificatorio".

Oltre alla problematica relativa ai soggetti incaricati della notifica, nei moltissimi casi già esaminati dal nostro Ufficio Legale emergono numerose ed ulteriori anomalie, tra cui, a titolo puramente esemplificativo: multe consegnate a soggetti sconosciuti, messi che hanno dichiarato di non rinvenire alcuno anche quando, invece, è risultato provata la presenza presso l'abitazione di soggetti idonei alla ricezione, quantità notevoli di multe delle quali uno stesso addetto avrebbe, nell'arco della giornata, curato la procedura di notifica ex art. 140 c.p.c., evenienza questa che mal si concilia con la presenza di solo otto addetti alla sede di Palermo del Consorzio Olimpo, per come risulta dalla visura camerale.

"Per questi motivi, qualora il Comune di Palermo dovesse iscrivere a ruolo le somme chieste bonariamente" conclude Vizzini "Federconsumatori è pronta ad avviare una battaglia legale, che potrà giungere fino alla Cassazione, che, a meno di non voler smentire se stessa, sicuramente ribadirà quello che, a oggi, rappresenta un punto fermo:  la illegittimità delle notifiche a mezzo posta eseguite da soggetti diversi da Poste Italiane, unico soggetto che, allo stato, può asseverare, con valenza probatoria, la data di invio e  ricezione delle spedizioni".

Palermo, 13 luglio 2016

Bolletta Enel troppo cara, attenzione ai “maxi conguagli”!

Un nuovo caso RISOLTO dal nostro sportello dedicato per i consumatori di energia in merito alle  maxi bollette, spesso relative a consumi sproporzionati e “ben lontani da quelli reali”. Soltanto a seguito del nostro intervento il fornitore del servizio elettrico ha accertato il disguido sulle letture e ha azzerato integralmente il debito di un condominio palermitano che si era visto recapitare - ingiustamente - una fattura da oltre 12 mila euro.

 

Palermo, 5/07/2016 - La vicenda riguarda un caso di “bollette pazze” da parte di Enel Servizio Elettrico, gestore di maggiore tutela del servizio elettrico d’Italia, ai danni di un condominio di Palermo, che si è visto recapitare una mega fattura di euro 12.657,92.

Nello specifico, il condominio palermitano, per il tramite dell’amministratore, ha tentato - invano - di chiedere e ottenere da E.S.E.  un reale accertamento dei consumi dello stabile e quindi un nuovo controllo dell’apparecchiatura di misurazione, considerato che l’importo della fattura di conguaglio, notificata a dicembre 2015, superava eccessivamente i consumi accertati (e quindi “reali”) degli anni precedenti.

Al  silenzio di E.S.E.  alle richieste avanzate dal condominio, l’amministratore dello stabile con delega dei condomini ha deciso di rivolgersi allo sportello di Federconsumatori Palermo per ottenere tutela dei loro diritti.

E soltanto con l’intervento dello sportello dei consumatori del Capoluogo la vicenda ha ottenuto esito positivo per il condominio palermitano.

Infatti E.S.E. ha deciso dopo presentazione di formale reclamo e ripetuti solleciti,  ma - e soprattutto -  dopo richiesta della procedura di “conciliazione paritetica” avanzata dai nostri esperti, di “rettificare” il dato sulle letture effettuate,  inviando così a favore del condominio palermitano “NOTA DI CREDITO”, per un importo pari alla fattura di pagamento contestata!

Pertanto l’importo della mega fattura di conguaglio di oltre 12 mila euro richiesta al condominio - prima dell’intervento di Federconsumatori Palermo -  è stata integralmente “STORNATA”.

 

UNA ENNESIMA VITTORIA DEL NOSTRO SPORTELLO CHE EVIDENZIA COME FEDERCOSUMATORI SIA SEMPRE IN PRIMA LINEA PER LA DIFESA DEGLI UTENTI DI ENERGIA ELETTRICA!

Proprio ieri l’Istat ha emesso un nuovo bollettino negativo sul nostro Paese: la fiducia di famiglie ed imprese a giugno è di nuovo in calo, per la terza volta consecutiva. Sicuramente un dato allarmante, che conferma le preoccupazioni circa l'andamento ancora incerto einstabile della economia italiana e getta ombre sui saldi estivi che in Sicilia partiranno il primo luglio. Anche per quest’anno si prevede un andamento sottotono, e,  viste le premesse, non saranno tante le famiglie che faranno acquisti scontati.

L’andamento degli acquisti scontati si attesterà sulle stesse percentuali del 2015. Certo non va dimenticato che negli ultimi anni si sono susseguite una lunga serie di flessioni: -7% nel 2012, -8% nel 2013,  -4% nel 2014, -3% nel 2015. Una contrazione dietro l’altra, a conferma del drammatico contesto economico che le famiglie continuano a vivere. Nel 2016 non ci sarà un ulteriore flessione, ma neanche un segno positivo. Basti pensare che la maggior parte delle famiglie ha continuato a contenere i consumi anche in questo primo semestre 2016. Le famiglie approfitteranno degli sconti per concedersi “il necessario”.

Secondo quanto emerso dalla proiezione di Federconsumatori Palermo, ancora solo una famiglia su tre approfitterà delle vendite scontate,  ovvero circa 89.566 per la sola città di Palermo e/o 164.236 per Palermo e provincia, con una spesa media per famiglia di 113 euro. Un giro complessivo di affari che si aggirerà, rispettivamente, sui 10,12 mln di euro a Palermo, mentre per l’intera provincia si spenderanno 18,56 mln di euro.

Lillo Vizzini, presidente Federconsumatori Palermo: “La stagione dei saldi sta per avviarsi tra l’indifferenza dei consumatori.  D’altronde, non c'è da sorprendersi se la fiducia delle famiglie sulle prospettive economiche non migliora. Dai dati della disoccupazione all'andamento del potere di acquisto, i cittadini non intravedono spiragli di miglioramento. E' evidente, quindi, che per poter scrivere la parola fine a questo lungo periodo di crisi occorre qualche iniziativa di rilancio, quale reddito e futuro per i tanti  giovani disoccupati. Anche al comune di Palermo chiediamo una iniziativa per supportare i saldi: sospensione del provvedimento delle targhe alterne e delle strisce blu per ogni venerdì e sabato di tutto il mese di luglio”.

IL DECALOGO DI FEDERCONSUMATORI PER EVITARE FREGATURE DURANTE I SALDI

  1. Verificare prima della partenza dei saldi il prezzo pieno di ciò che si intende comprare e fotografare con il cellulare il cartellino del prezzo. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza dello sconto;
  2. Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina. Confrontare i prezzi e, in ogni caso, orientarsi verso beni o prodotti che necessitano veramente;
  3. Diffidare di sconti eccessivi, pari o superiori al 60%, sin dai primi giorni. Con molta probabilità sono fondi di magazzino;
  4. I prodotti venduti a saldo devono essere sì di fine stagione. La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma dovrà essere venduta separatamente;
  5. Occhio al cartellino! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto;
  6. Non esiste l'obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Il nostro consiglio è di diffidare nel caso di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare;
  7. I commercianti in possesso del POS hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat;
  8. Conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato;
  9. Problemi o “bufale” devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all'ufficio comunale per il commercio o a una Associazione dei Consumatori.
  10. Per non eccedere con le spese, in ogni caso, stabilire sempre un budget massimo per gli acquisti.

 

Palermo, 29 giugno 2016

I cittadini di una prima tranche di Comuni, che fruivano del servizio idrico gestito dalla ex APS, stanno ricevendo in queste settimane, da parte dell’Ato 1 Palermo, le bollette di conguaglio dei consumi idrici afferenti il periodo febbraio 2014 maggio 2015. Conguagli, quindi, i cui importi, nonostante ci siano state un paio di fatture in acconto,  riguardano pur sempre i consumi di 15 mesi. Tante famiglie e, in particolar modo, tanti pensionati che non sono in grado di pagare in unica soluzione. I cittadini hanno qualche difficoltà a interpretare, e confrontare, le fattura di conguaglio con le fatture di acconto di tale periodo.

“Sarebbe davvero opportuno che le amministrazioni comunali interessate predispongano un temporaneo servizio di assistenza per i loro cittadini. In particolar modo in caso di richiesta di chiarimenti sia per gli addebiti, sia per frazionare le bollette”.

Tranne i comuni che a suo tempo decisero di gestire autonomamente il servizio idrico, la problematica riguarderà, gradualmente, i cittadini di tutti i comuni il cui servizio idrico era gestito da APS. Parliamo di migliaia e migliaia di utenze/famiglie.

Federconsumatori ha incontrato l’Ato 1 Palermo per sollecitare soluzioni operative. L’Ato, pur nella scarsa disponibilità di personale, si è reso disponibile a ricevere  gli utenti per chiarimenti presso i propri uffici di Palermo, Via Roma 19, nei giorni di lunedì e mercoledì, dalle 9 alle 13, e giovedì, dalle 15 alle 18. Si può telefonare ai seguenti numeri:: 0916628735 e 0916628693.  Per non far spostare i cittadini, si ritiene indispensabile la collaborazione dei comuni fondamentale”.

Federconsumatori ha ottenuto la possibilità che i cittadini possano frazionare la fattura di conguaglio in un massimo 4 rate. “L’importo può essere frazionato in un massimo di quattro rate mensili e l’importo minimo di ciascuna non deve essere inferiore a 150 euro”.

In caso di rateizzo, nel riquadro  causale del bollettino  va indicato: numero codice cliente, matricola del contatore e numero della fattura che si rateizza. La copia del versamento va ogni volta faxata a: 0916628708 e 0916628736, e deve essere indicato il numero delle rate e le date di scadenza dei successivi versamenti.

Palermo, 24 maggio 2016

b.p.v.

Tanti risparmiatori, rimasti vittima dell’azzeramento del valore delle azioni, si stanno rivolgendo allo sportello di Federconsumatori Palermo in cerca di tutela. E non sono pochi casi. 

“Intanto, la vicenda delle azioni della Banca Popolare di Vicenza segna un primo importante punto a favore dei risparmiatori” sottolinea Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo,  “il Tribunale di Venezia, in sede cautelare, ha infatti ipotizzato la nullità dell'operazione "baciata", ossia l'erogazione di un prestito al cliente, da parte della banca, finalizzato all'acquisto di azioni dello stesso istituto di credito, vietando, quindi, alla banca di richiedere al risparmiatore il rimborso di tale finanziamento. Un altro punto a favore dei risparmiatori italiani, che si aggiunge alla nota pronuncia dell'Ombudsman sulle azioni illiquide.”

Adesso  si tratta di attendere le risultanze sia dell'istruttoria dell'Antitrust, sia delle indagini avviate in diverse procure d'Italia, nei confronti degli ex vertici di Popolare di Vicenza.

“In molte occasioni, anche in caso di acquisto sul mercato secondario”, continua Vizzini “le azioni sono state praticamente imposte, dalla banca, quale condizione per ottenere un finanziamento, e, viceversa, in altri casi ancora la banca ha concesso, essa stessa, un finanziamento per l'acquisto delle azioni. Condotte censurate dal Giudice veneziano, che ha individuato una serie di violazioni al diritto societario.”

“Federconsumatori sta seguendo molti dei suddetti casi” conclude Vizzini “ed ha già contestato, alla banca, ben precise responsabilità: molti risparmiatori  che speravano in una ripresa del valore a seguito della quotazione, si stanno, invece, rendendo conto, di avere in mano poco più che carta straccia.”

Palermo, 21 giugno 2016

 

La raffica di multe che sta facendo tanto arrabbiare gli automobilisti che transitano per  l’area a traffico controllato (ZTC) dell’aeroporto Falcone Borsellino pone alcuni interrogativi che vanno quanto prima chiariti.

L’Enac deve fare, una volta per tutte,  chiarezza su un passaggio dell’ordinanza, con precisione l’art 3,  “TEMPO DI PERMANENZA”: “All'interno della ZTC è consentito il transito e la sosta dei veicoli. La sosta non può superare i 15 minuti dalla rilevazione dell'ingresso dall'impianto elettronica.” 

Un passaggio controverso che non fa chiarezza nel caso in cui l’automobilista esca dalla zona Kiss and fly e sia costretto a dover rientrarvi. I due tempi si sommano? Tutto lascia pensare di si. Un interrogativo a cui neanche i vigili del comune di Cinisi hanno dato risposte certe.

“Chiediamo a gran voce al Presidente Enac Vito Riggio che si faccia chiarezza sull’art. 3 dell’ordinanza. Un atto dovuto verso quei tantissimi automobilisti che si ritrovano a dover grappoli di multe”, chiede Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo, “E ribadisco, ancora una volta, che L’importo della sanzione è una esagerazione. Se si vuole evitare il legittimo sospetto che si tratta di un provvedimento per fare cassa, si adotti il sistema dell’aeroporto di Bologna. 10 minuti di sosta gratuita negli stalli dedicati. Se si sfora si paga l’eccedenza del tempo di sosta alla cassa automatica, ma alla stessa tariffa dei parcheggi a pagamento. Niente multa. Un modo corretto per non spremere ulteriormente i cittadini.”

Palermo, 12 maggio 2016