Un cittadino che abita nella ZTL ha appurato che sta per avere notificate oltre 40 multe. Un pallido esempio di quel che si sta riversando nelle case di tanti cittadini che, ignari e/o consapevoli, hanno attraversato la ZTL senza e/o con il pass scaduto.

Spesso, però, si tratta di malcapitati cittadini che raccontano di essere entrati nella ZTL cittadina nella convinzione che, come indicato dai propri orologi, fossero già trascorse le ore 20,00, e non, come invece riportato sul verbale,che  fossero ancora le ore 19,59 o le 19,58.

Una cosa è comunque certa: il sistema di segnalazione ai varchi non è sufficientemente valido” ribadisce Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo “perché siamo certi che una buona percentuale di multe sono dovute a distrazione o disinformazione”.

I detentori di molteplici notifiche di multe sono molto spesso cittadini residenti all’interno della ZTL, che. per distrazione, hanno ritardato il rinnovo del pass, beccandosi più multe durante la giornata.“Bisogna aumentare e migliorare la segnaletica” aggiunge Vizzini “In tutte le città dove vige la ZTL, e da tanti anni, gli ingressi sono dei veri e propri varchi e sono segnalati da un sistema ben visibile di semafori. A Palermo, se sei distratto, non ci fai caso che stai entrando in ZTL. E inoltre, così come per le multe per eccesso di velocità c’è la tolleranza del 5%, bisogna introdurre un minimo di tolleranze per l’orario di inizio e fine. Si eviterebbero fastidiosi contenziosi per minuti”.

È quindi evidente che la mancanza nel sistema di rilevamento elettronico delle infrazioni, o di un semaforo ovvero di appositi avvisi” puntualizza l’avv. Mario Maruca, coordinatore dell’Ufficio Legale di Federconsumatori, “rende incolpevole l'errore di coloro che, privi di permesso, entrano nella ZTL a ridosso degli orari di attivazione o, come la maggior parte dei casi, di disattivazione”.

Palermo, 12 gennaio 2018

Il Natale è trascorso in Sicilia ancora una volta in maniera piuttosto sobria. La desertificazione produttiva e la mancanza di lavoro continuano a imporre il contenimento dei consumi. Il settore alimentare ha registrato la crescita  maggiore, più 2,3. Cresce in maniera consistente la spesa per l’elettronica di consumo, in aumento rispetto allo scorso anno del 2,1%: il Natale è infatti l’occasione per regalare articoli di elettronica e di ultima generazione. Come smartphone e tablet, i cui costi risultano più “impegnativi” e che, a volte, richiedono la partecipazione di più familiari. Tengono bene i consumi di abbigliamento e calzature, editoria, profumeria e giocattoli. È stato confermato il  leggero aumento, rispetto al 2016,  del budget che le  famiglie hanno destinato ai regali di Natale, + 2.10%..

Secondo i dati Istat diffusi in questi giorni, la fiducia dei consumatori a dicembre ha raggiunto il top tra gli ultimi due anni. Un dato che, a nostro avviso, è stato influenzato dal clima di buoni propositi indotto dalle festività di fine anno” puntualizza Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo “Un dato eccessivamente ottimista, che appare in contrasto con l’andamento economico ancora altalenante segnato dal nostro Paese. Seppure la produzione industriale registri un tasso di crescita del +3,1% su base annua, dall’altro lato rimane il dato negativo relativo all’andamento delle vendite al dettaglio che segnano un -2,1% su base annua,  della disoccupazione, che rimane ferma a quota 11,1%, mentre crescono povertà, esclusione sociale ed aumentano le diseguaglianze”.

Per il nuovo anno, a giudicare dai primi segnali sul fronte dei prezzi, si prospetta una stangata su prezzi e tariffe pari a +939,74 euro annui per una famiglia media. In questo quadro giocano un ruolo fondamentale l’incremento delle quotazioni petrolifere (l’attentato all’oleodotto libico le amplifica ulteriormente), che spinge verso l’alto i costi di trasporti e prodotti per la casa, l’aumento del costo di energia elettrica del 5,3% e del gas del 5%, e la grave siccità del periodo estivo, che provocherà rincari delle tariffe idriche.

Ipotizzare previsioni sul giro di affari dei prossimi saldi invernali non è semplice, in quanto i dati sono falsati dal fatto che già dalla fine di novembre campeggiano nei negozi percentuali di sconti da saldi inoltrati. Inoltre, iniziative come il Black Friday, che hanno fatto da traino per gli acquisti natalizi sul web, stanno spostando sempre più l’attenzione dei consumatori verso lo shopping online. Quasi a una famiglia su due ha acquistato un regalo sul web. Acquisti online. che hanno permesso ai consumatori di usufruire di sconti in grande anticipo rispetto all’inizio dei  tradizionali saldi.

Un quadro variegato e  complesso per gli imminenti saldi. Le proiezioni di Federconsumatori Palermo prevedono una spesa per i saldi  mediamente di 201 euro a famiglia. Rispetto al 2016 si prospetta una leggera ripresa dei consumi, +4,2%.  Contestualmente si avrà un incremento del +6%  delle famiglie di Palermo e provincia che faranno acquisti durante i saldi, il 46%. A Palermo saranno 119,700 famiglie, con una spesa di 24 mln di euro, mentre nell’intera provincia  saranno 226.600 famiglie, con un giro di affari di 45,6 mln di euro.  

La partenza ufficiale dei saldi ha perso da tempo l’interesse generale dei consumatori. Tra sms, telefonate e mail ai clienti, le vendite a saldo, con sconti anche sino al 40%, avvengono già da tempo. D’altronde la normativa reg.le li ha praticamente liberalizzati: basta solo non pubblicizzarli prima dell’avvio ufficiale” conclude Vizzini.

Palermo, 2 gennaio 2018

 

 Il decalogo di Federconsumatori

Ancora disagi per i passeggeri di Ryanair. Il volo Palermo Roma delle 6,40 di oggi ha un ritardo di circa 6 ore. I passeggeri in attesa di partire sono letteralmente inferociti. Non sono del tutto chiare le motivazioni di un tale disservizio, anche se. Ma, da indiscrezioni filtrate, potrebbe trattarsi di problemi afferenti il turnover del personale.

I passeggeri sono ormai davvero stanchi di reiterati ritardi e cancellazioni di voli” afferma Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo “Intere famiglie costrette a bivaccare per ore in aeroporto, coincidenze che saltano, nervi a fior di pelle”.

In caso di ritardo del volo di due o più ore il passeggero ha diritto ad idonea assistenza: pasti e bevande, a secondo dei casi alla sistemazione in albergo. Nel caso in cui il ritardo superi le 5 ore la Carta dei Diritti del Passeggero Enac riconosce il diritto alla compensazione pecuniaria, anche per i passeggeri che raggiungono la destinazione con oltre tre ore di ritardo rispetto all'orario di arrivo programmato.

Sollecitiamo un tempestivo ed energico intervento di Enac, in quanto la misura comincia a essere davvero colma” continua Vizzini ”il passeggero deve avere certezze e non essere costretto a convivere con l’incubo del ritardo e/o cancellazione del volo”.

 

Palermo, 22 dicembre 2017

Anche quest’anno l’osservatorio di Federconsumatori Palermo ha effettuato una serie di interviste tra le famiglie palermitane per delineare l’andamento dei consumi per le imminenti feste natalizie. È emerso che oltre metà della prossima tredicesima sarà  sacrificata, anche quest’anno, per pagare le  scadenze fiscali di fine anno,  bollo auto e assicurazione, rata mutui, copertura dei debiti contratti nel 2017.

La proiezione evidenzia che il 57,8% della tredicesima si volatilizzerà per i pagamenti di fine anno” conferma Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo,.”Soltanto il 42,2% resterà realmente nelle tasche di lavoratori e pensionati, da utilizzare per il cenone, piccoli regali, un nuovo elettrodomestico. Ben poca cosa, che non potrà certo rilanciare in maniera consistente i consumi, né ad alleviare le preoccupazioni delle famiglie sull’incertezza del futuro”.

Il 19,4% degli intervistati, percentuale leggermente inferiore al 21,5% del 2016, utilizzerà la tredicesima per pagare i debiti contratti durante il 2016 con banche, finanziarie, parenti e amici. Insomma per sopravvivere, dato che stipendi e/o pensioni non sono bastati per far quadrare i bilanci familiari. Il potere di acquisto delle famiglie, dal 2008 a oggi, si è ridotto di circa il -16%.

La crisi del potere di acquisto delle famiglie ha inciso nel quadriennio 2013-2016 sulla voce regali di Natale, facendo registrare una contrazione del -18,60%. Un trend negativo che ha iniziato a invertirsi già nel 2016. Quest’anno si prevede un +2.1%. Il 68% degli intervistati ha dichiarato che comprerà dei regali per Natale. Sia chiaro, pensierini. Nel complesso, ogni famiglia di Palermo spenderà per i regali di Natale mediamente 128 euro, movimentando 22,8 mln di euro, mentre nell’intera provincia il giro di d’affari sarà di 43 mln.

Sarà ancora un Natale in sordina sul fronte dei consumi. La faranno da padrone gli acquisti per addobbi natalizi, per  il cenone e, in particolar modo la voce abbigliamento. In lieve leggera ripresa il settore elettrodomestici. Stabili editoria e elettronica di consumo, supportati dal bonus ai diciottenni e dalla card agli insegnanti,

La attuale proiezione delinea, in linea generale, una situazione simile allo scorso anno, con spiragli nella ripresa dei consumi” continua Lillo Vizzini “ma non si è ancora attenuata l’onda lunga della recessione, per parlare di una vera inversione di tendenza. Sono necessari interventi rapidi e concreti per il rilancio dell’occupazione, soprattutto quella giovanile, con provvedimenti che superino la logica dei bonus e operando un taglio delle tasse sul lavoro. Inoltre, chiediamo un capillare monitoraggio di prezzi e tariffe per evitare che, come spesso accade, si verifichino aumenti del tutto ingiustificati”.

Palermo, 5 dicembre 2017

INDAGINI

Tantissimi cittadini, destinatari di avvisi di accertamento inviati dall’Ufficio Tributi afferenti Tares, Tari, Tasi per gli anni 2013/2014, hanno chiamato lo sportello Federconsumatori Palermo per segnalare che gli uffici preposti a dare informazioni sono stati presi d’assalto.  Code impressionanti, anziani costretti a  ore e ore di attesa, impiegati costretti a lavorare in condizioni difficili.

 

La Federconsumatori ha scritto al Sindaco per chiedere tempestivi correttivi sulle problematiche segnalate dai cittadini:

  • Gli avvisi sono motivati con le due sole voci: mancato e/o tardivo versamento tributo. Una loro formulazione più esaustiva avrebbe edotto meglio i contribuenti e avrebbe evitato loro di andare a chiedere spiegazioni;

 

  • Molti cittadini hanno ricevuto l’avviso di accertamento pur avendo pagato, e correttamente nei tempi. Se il cittadino non vuole ripagare l’imposta, peraltro maggiorata dalla sanzione del 30%, deve cercare le ricevute e perdere una mattinata, nella migliore delle ipotesi, in coda all’ufficio tributi;

 

  • A fronte di centinaia di cittadini che cercano risposte e/o chiarimenti, ci sono solo due sedi comunali ove averle: l’ufficio tributi di Piazza Giulio Cesare e gli uffici in Via Ausonia. Dalle notizie di stampa di ieri, sembrerebbe che siano state attivate anche altre delegazioni, oltre quella di Via Monte San Calogero;

 

  • Dovrebbe essere possibile essere ricevuti per appuntamento. Ebbene, nel sito del comune non è possibile da settimane, per indisponibilità. Chi c’è riuscito, ha avuto fissato l’appuntamento per una data che è ben oltre il sessantesimo giorno utile per sanare la posizione.

 

  • Tanti cittadini lamentano l’addebito dei diritti di notifica, sebbene in forma leggermente ridotti, anche se la comunicazione avviene tramite il cassetto tributi;

 

Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo, “Si tratta di avvisi di accertamento mandati a tappeto. Premesso che le tasse vanno pagate, il risultato di questa operazione lascia, però, perplessi. Code interminabili, anziani costretti a  ore e ore di attesa, impiegati costretti a lavorare in condizioni difficili. Tutta questa operazione avrebbe potuto essere coordinata meglio. Vadano apportati immediate soluzioni correttive”.

 

Palermo, 7 dicembre 2017

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) ha intrapreso procedimenti sanzionatori nei confronti di Tim, Wind-Tre, Vodafone e Fastweb per aver violato le disposizioni contenute nella delibera 121/17/CONS, relativa alla cadenza delle fatturazioni e dei rinnovi delle offerte degli operatori di telecomunicazioni.

La suddetta delibera, infatti, prevede che per la telefonia fissa e per i “pacchetti convergenti” (ovvero quelli comprensivi di telefonia fissa e mobile), l’emissione della fattura deve avvenire ogni mese. Molti operatori, aggirando la normativa, sono passati da 30 a 28 giorni, provocando un aumento per gli utenti di oltre l’8% sull’importo delle bollette, che non saranno più 12 ma 13.

Anche il governo  si è detto pronto ad intervenire per porre un freno al fenomeno delle fatture a 28 giorni. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ha risposto a un'interrogazione rivolta al ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, nel corso del question time alla Camera dei deputati, annunciando che il governo sta valutando segnalazioni specifiche all’Antitrust e un apposito intervento normativo.

Abbiamo predisposto una lettera diffida da inviare alle compagnie telefoniche per il  ripristino della fatturazione con cadenza mensile, illegittimamente variata, e a restituire il maggiore importo addebitato, maggiorato degli interessi legali” annuncia Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo,  “Un atto di pressione, nonché diffida e messa in mora a tutti gli effetti di legge, in particolare ai fini interruttivi della prescrizione”.

Si può scaricare il modulo diffida dal sito, www.federconsumatoripalermo.it, ritirarlo direttamente in sede, Via Roma 72, richiederlo per email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Palermo, 3 ottobre 2017

Diffida fatturazione 28 giorni