Comunica Lillo Vizzini, presidente Federconsumatori Palermo.

È disponibile in rete il modello con cui i titolari di un contratto di fornitura di energia elettrica per uso domestico residenziale possono certificare di non possedere un apparecchio televisivo. L’agenzia delle Entrate comunica che ”i cittadini che risultano titolari di un’utenza di fornitura elettrica ad uso domestico residenziale possono certificare, tramite apposito modello, che in nessuna delle abitazioni per le quali il dichiarante è titolare di un’utenza elettrica è detenuto un apparecchio tv.”.

Il modello va presentato direttamente dal contribuente, o dall’erede, tramite un’applicazione web, che sarà disponibile dal 4 aprile sul sito dell'Agenzia delle Entrate, usando le credenziali Fiscoline o Entratel rilasciate dall’Agenza, oppure tramite i CAF.  È prevista comunque la possibilità di presentare il modello, insieme ad un documento di identità valido, tramite raccomandata senza busta al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti tv – Casella postale 22 – 10121 Torino.

“è possibile scaricare un vademecum sull’abbonamento rai nella bolletta, contenente tante informazioni utili e il modulo per l’autocertificazione.”

Palermo, 8 aprile 2016

Vademecum Canone Rai 2016

Istruzioni dichiarazione sostitutiva Rai agenzia entrate

Modulo dichiarazione sostitutiva RAI

 

 

 

Prelievi bancomat fraudolenti: la banca, in quanto operatore professionale, deve dimostrare di avere attuato misure idonee a garantire la sicurezza del servizio da eventuali manomissioni, e questo anche se la denuncia di sottrazione o furto, fatta dal cliente, non sia tempestiva. Lo dice la Corte di Cassazione, con la recentissima sentenza 806/2016.

Il correntista si recava presso lo sportello bancomat della sua banca per prelevare del denaro. L’operazione non andava a buon fine e la carta veniva trattenuta dall’apparecchio.

Le riprese video della fase del prelievo evidenziavano che l'appellante fu vittima di una truffa da parte di persona ignota che si avvicinò e, con il pretesto di volerlo aiutare nell'operazione, vide evidentemente il PIN, avendo in precedenza manomesso il funzionamento dell'apparecchio in modo da poter recuperare la disponibilità della carta rimasta al suo interno.

Immediatamente il cliente segnalava il tutto al vicedirettore di filiale, il quale lo invitava a ripresentarsi il giorno seguente. L’indomani, tuttavia, la carta non veniva rinvenuta. Nel frattempo il correntista constatava l’avvenuto prelievo, da parte di ignoti, di un’ingente somma di denaro dal proprio conto corrente. L’accaduto veniva comunicato per iscritto alla banca e veniva sporta querela all’autorità giudiziaria. Il correntista citava in giudizio la banca, chiedendo il ristoro dell’ammanco; mentre l’’istituto di credito resisteva, deducendo la tardività della segnalazione e della denuncia del fatto.

“Sentenza importante per i clienti” sottolinea Lillo Vizzini, presidente Federconsumatori Palermo, “in quanto da un lato è censurato il mancato allarme del vicedirettore della banca alla sottrazione della carta dallo sportello bancomat, dall’altro la mancata verifica della manomissione dello sportello”.

“Con il proliferare delle manomissioni degli sportelli in città” continua Vizzini “questa sentenza darà una arma in più ai clienti, vittime di prelievi indebiti, per ottenere il ristoro del danno”.

Palermo, 21 marzo 2016

 

Lavori autostradali tra Villabate e Palermo – automobilisti e pendolari esasperati dalle lunghe code. Federconsumatori scrive al Prefetto.

 

Sono circa 2 mesi che, per effettuare i lavori ai giunti del tratto autostradale Villabate-Palermo, il traffico è deviato da una corsia all’altra, provocando file interminabili di automobili, camion e pullman: tempo di transito mediamente un'ora, con punte di 2 ore; e a nulla valgono i percorsi alternativi.

E sono circa due mesi che giungono al ns. sportello tante telefonate di pendolari sfiniti ed esasperati di trascorrere tanto tempo incolonnati, sollecitando un ns. intervento per far concludere quanto prima i lavori.

“Il danno che si sta creando” sottolinea Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo, “è enorme e sotto gli occhi di tutti: inquinamento della zona alle stelle, sperpero di carburante, perdite di ore lavorative a causa dei ritardi al lavoro, perdite di ore di lezione degli studenti pendolari, perdita di voli aerei”.

Sin dall’inizio dei lavori si sono visti impegnati pochi operai e con pochi mezzi e per di più in un solo turno giornaliero e nelle ore di maggiore traffico: in altre regioni d'Italia, e in altri paesi europei, per ultimare i lavori in tempi brevi e ridurre al minimo i disagi agli automobilisti, si lavora con turni che coprono le 24 ore e sei giorni la settimana!

“Portavoce delle istanze, non solo di coloro che si sono rivolti ai propri sportelli, ma di tutti i cittadini fruitori dell’autostrada”, continua Vizzini, ”abbiamo scritto al Prefetto per sollecitare un Suo autorevole e pressante intervento sull'Anas e sull'impresa che sta realizzando i lavori affinché adottino tempi e organizzazione che possano portare, al più presto, alla chiusura del cantiere”.

Palermo, 9 marzo 2016

È proprio il colmo! Mentre il comune di Palermo, dopo anni di targhe alterne con scarsi risultati, per limitare l'inquinamento si appresta ora a varare la tanto contestata ZTL, mettendo le mani nelle tasche dei cittadini, dall’Europa arriva un messaggio preciso: largo alle polveri sottili.

La scorsa settimana l’Europarlamento ha approvato, a strettissima maggioranza, la modifica del regolamento che stabilisce il tetto delle emissioni di NOX, gli ossidi di azoto, precursori delle polveri sottili. La dose ammessa per legge è stata più che raddoppiata. Le auto potranno inquinare per gli NOx il 110% in più di quello che era stabilito prima del famigerato dieselgate!

Lo scandalo della Volkswagen ha fatto emergere i trucchi di serie, il fatto che i laboratori di omologazione dei nuovi modelli, finanziati dalle case automobilistiche, ricorrevano a ogni sorta di stratagemma (gomme super gonfie, lubrificanti speciali, aerodinamica modificata) per far sì che dalle prove in questi ambienti ovattati emergessero dati ben lontani da quelli rilevabili sulle strade terrestri. Naturalmente molto più accettabili.

Adesso che bisognava fare sul serio, con test veri che devono realmente dimostrare quanto inquina realmente ogni auto, guarda caso “cambiano le norme". Il tetto si alza.

Mentre il regolamento europeo 715 del 2007 aveva stabilito che per i veicoli euro 6 il limite di emissione per gli ossidi di azoto (NOx) fosse di 80 milligrammi a chilometro,   l’Europarlamento ha fatto passare la norma, per il periodo settembre 2017 - 31 dicembre 2018, che alza i limiti a 168 mg, più del 110%.

“Un provvedimento scandaloso” sottolinea Lillo Vizzini, presidente Federconsumatori Palermo, “che chiediamo sia revocato immediatamente. Una volta tanto saremmo fieri se il nostro Paese decidesse di non recepire la modifica e si distinguesse per una maggiore attenzione per l'ambiente e, soprattutto, per la salute dei cittadini”.

Palermo, 10 febbraio 2016