Ormai non si può più parlare di casi isolati o di caldaie in tilt, perché obsolete; le numerose segnalazioni pervenute al centralino di Federconsumatori Palermo, infatti, non lasciano dubbi: il problema è serio e reale.

Tante famiglie infuriate perché sono state costrette, proprio in questi giorni di grande freddo, a non poter accendere i riscaldamenti e fruire dell’acqua calda; per non parlare dell’allungamento scandaloso dei tempi di cottura dei cibi.

Abbiamo interpellato i tecnici che si occupano del ripristino della funzionalità delle caldaie e  parlano di gas sporco, che sta danneggiando le caldaie di centinaia di palermitani. La polvere delle tubature ottura gli ugelli e la caldaia va in blocco”, sottolinea Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo.

A causa dell’ondata di grande freddo di questi giorni è aumentato il consumo di metano, creando bassa pressione nelle tubature. L’aumento però della quantità di metano immesso in rete dal distributore ha di fatto movimentato le polveri delle tubature, le quali hanno messo Ko molteplici caldaie. Problema che si è accentuato, in particolar modo, nella zona che va da Viale Lazio a fine viale Strasburgo.

Il metano sporco è, anche, la conseguenza di una mancata e adeguata manutenzione della rete. L’intervento di ripristino della funzionalità delle caldaie non è eccessivamente oneroso: è importante rivolgersi a ditte di manutenzioni virtuose. Ritengo, però, che la società di distribuzione debba farsi carico del danno economico subito dagli utenti”, incalza Lillo Vizzini.  

Federconsumatori pertanto invita i cittadini, vittime del disservizio, a presentare dettagliato reclamo scritto al distributore e, contestualmente, a inviarne copia via mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o via fax allo 0917486112.

 

Palermo, 13 gennaio 2017

Mai come quest'anno i dati hanno evidenziato una netta differenziazione tra i consumi per i regali natalizi sostenuti al Nord e quelli relativi al Centro-Sud. Anche perché i dati a consuntivo hanno registrato un peggioramento rispetto alle aspettative: complessivamente i consumi natalizi si sono attestati mediamente su percentuali residuali, intorno al +0,5%.

Il Natale si è trascorso in maniera più sobria e fredda è stato ancora una volta nel Mezzogiorno, dove la desertificazione produttiva e la mancanza di lavoro hanno imposto rinunce e contenimento dei consumi. Infatti, mentre sono rimasti stabilii quelli su editoria, profumeria e giocattoli, si è registrato un calo del -3,4% su mobili ed elettrodomestici e un più consistente -12,6% su viaggi e turismo. L’unica vera nota positiva  è stata la ripresa dei consumi alimentari, + 3,1%, e, dell’elettronica di consumo, + 1,2%. Al nord, soprattutto nei grandi centri, i dati descrivono una situazione lievemente migliore.

Una ulteriore conferma sono le previsioni sul cenone di capodanno:  poche famiglie sceglieranno di cenare fuori casa, solo una su nove. Soprattutto tra i giovani che, mentre negli anni passati optavano per viaggi o cene tra amici, torneranno in famiglia, all'insegna del recupero delle tradizioni, degli affetti e … del risparmio. Una scelta influenzata fortemente anche dal clima di incertezza e di sgomento che attanaglia i tanti giovani in cerca di lavoro o con precarie occupazioni.

Secondo l’Istat la fiducia dei consumatori migliora sensibilmente. Probabilmente come dato nazionale, perché, alla luce dei dati sull’andamento del mercato sotto queste feste, permangono forti perplessità. Andamento che conferma la fase di stallo di cui il nostro sistema economico, soprattutto nel meridione, è ancora prigioniero” ribadisce Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo, “Inoltre, per il nuovo anno, a giudicare dai primi segnali sul fronte dei prezzi, si può ipotizzare una stangata che potrà toccare quota +771 euro annui, per una famiglia media. A trainare verso l'alto i prezzi, specialmente quelli dei trasporti, è l'impennata delle quotazioni petrolifere, che va di pari passo con il deprezzamento dell’euro”.

Un quadro che non può certo essere definito roseo per gli imminenti saldi. Infatti, le proiezioni di Federconsumatori Palermo, relative ai saldi, prevedono una spesa per gli acquisti scontati mediamente sui 184 euro a famiglia. Non si spenderà molto di più rispetto allo scorso anno, ma ci sarà un leggero incremento del numero di famiglie. Infatti, il 40% delle famiglie di Palermo e provincia compreranno durante i saldi, in leggero aumento rispetto allo scorso anno (il 38%), pari a un totale di 197.080 famiglie. Il giro di affari sarà di 36,26 mln di euro.  

La partenza ufficiale dei saldi ha perso da tempo l’interesse generale dei consumatori. Tra sms, telefonate e mail ai clienti, card fidelizzanti, le vendite con sconti, dal 20% sino al 50%, alla cassa avvengono già da tempo. Al punto da inficiare la correttezza di qualunque proiezione sui saldi stessi. D’altronde la normativa reg.le li ha praticamente liberalizzati: basta solo non pubblicizzarli prima dell’avvio ufficiale”.

Palermo, 30 dicembre 2016


 

IL DECALOGO DI FEDERCONSUMATORI PER ORIENTARSI NEGLI ACQUISTI SCONTATI

 

In merito ai saldi, la raccomandazione più importante è quella di verificare, prima della loro partenza ufficiale, il prezzo pieno del prodotto che si intende acquistare,  anche fotografandolo con il cellulare,  per avere una prova certa del prezzo originario. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza dell’acquisto e smentire le furbate di qualche commerciante scorretto.

 

  1. Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, confrontare i prezzi e, in ogni caso, orientarsi verso beni o prodotti che servono veramente.
  2. Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%.
  3. I saldi possono non interessare necessariamente tutta la merce del negozio. Quella a saldo, però, deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella a prezzo pieno.
  4. Attenzione alla presenza delle etichette: quella di origine permette di risalire al produttore, quella di contenuto garantisce la composizione del prodotto, quella di manutenzione informa sulle modalità di lavaggio per evitare rischi.
  5. Occhio al cartellino del prezzo! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto.
  6. Non esiste l'obbligo di far provare i capi. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare dall’acquisto di capi di abbigliamento che non si possono provare.
  7. Da giugno 2014 i commercianti hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat tramite POS per cifre superiori a 30 euro.
  8. Conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato.
  9. Non sono rare le controversie con i negozianti che, in presenza di merce difettosa e impossibilitati a sostituirla, sostengono di non poter rimborsare i clienti perché l'annullamento dell'operazione di cassa sarebbe vietata dalle norme fiscali. Ai sensi dell'articolo 130 del Codice del Consumo la merce difettosa deve essere sostituita o il prezzo rimborsato, specialmente se c'è difetto grave e non riparabile. Inoltre, l'operazione di cassa può essere modificata anche nei giorni successivi.
  10. Problemi o “bufale” devono essere subito denunciati ai vigili urbani, all'ufficio comunale per il commercio o a Federconsumatori chiamando lo 0916173434.

 

ANDAMENTO DEI SALDI INVERNALI NEGLI ULTIMI 6 ANNI A PALERMO

Anno

Andamento delle vendite rispetto all’anno precedente

Spesa per famiglia

Numero delle famiglie

Spesa per i saldi Palermo e provincia

2010

-3,00%

280

45%

62,08 mln euro

2011

-19,00%

277

44%

60,05 mln euro

2012

-18,80%

224

38%

41,94 mln euro

2013

-13,60%

194

37%

35,36 mln euro

2014

-7,50%

179

37%

32,63 mln euro

2015

2,60%

179

38%

33,51 mln euro

2016

3%

184

40%

36,26 mln euro

Anche quest’anno anno l’osservatorio di Federconsumatori Palermo ha effettuato il consueto monitoraggio sull’andamento dei consumi nel periodo delle feste natalizie. Ne è emerso che la imminente tredicesima sarà  sacrificata, anche quest’anno, in gran parte per pagare le consuete scadenze fiscali di fine anno,  bollo auto e assicurazione,  rate mutui, debiti contratti.

Le proiezioni confermano che il 66,2% della tredicesima si volatilizzerà per i pagamenti di fine anno” conferma Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo,.”Soltanto il 33,8% resterà realmente nelle tasche di lavoratori e pensionati, da utilizzare per il cenone, piccoli regali, un nuovo elettrodomestico. Ben poca cosa, che non potrà certo servire a rilanciare i consumi, né ad alleviare le preoccupazioni delle famiglie sull’incertezza del futuro”.

Il 21,5% degli intervistati, percentuale leggermente inferiore al 24% del 2015, utilizzerà la tredicesima se ne servirà per pagare i debiti contratti durante il 2015 con banche, finanziarie, parenti amici, insomma per sopravvivere, dato che stipendi, salari e pensioni non sono bastati per far quadrare i bilanci familiari. Il potere di acquisto delle famiglie, dal 2008 a oggi, si è ridotto di circa il -15%.

La crisi del potere di acquisto delle famiglie ha inciso pesantemente, nel quadriennio 2012-2015, sulle spese relative ai regali di Natale. Tali consumi hanno conosciuto una forte contrazione, il -31,6%. Un trend negativo che sembra quest’anno fermarsi e invertire di segno, con un – 0,9. Il 67 delle famiglie scambierà i regali in famiglia. Sia chiaro, dei pensierini. Nel complesso, ogni famiglia di Palermo spenderà per i regali di Natale quanto il 2015, mediamente 124,8 euro, movimentando 21,9  mln di euro, mentre nell’intera provincia il giro di d’affari sarà di 41,4 mln.

Sarà ancora una volta un Natale in sordina sul fronte dei consumi. Mentre resteranno stabili quelli su editoria,  profumeria e giocattoli, si registrerà un calo del -3,4% su mobili ed elettrodomestici e un più consistente -12,6% su viaggi e turismo. L’unica vera nota positiva  è la ripresa dei consumi alimentari, + 3,1%, e, incentivata dal bonus ai diciottenni e dalla card agli insegnanti, l’elettronica di consumo, + 1,2%.

Le attuali proiezioni delineano una situazione pressoché immutata rispetto allo scorso anno”, continua Lillo Vizzini “non si è ancora attenuata l’onda lunga della recessione per parlare di una vera inversione di tendenza. Il calo del -24% nel comparto sanitario, registrato a partire dal 2008, testimonia che le famiglie sono state costrette, negli ultimi anni, a tagliare anche sulle spese mediche. Fa ben sperare il +3,6% sui consumi alimentari”.

Palermo, 10 dicembre 2016

Andamento della spesa per i regali di Natale

 

2012

2013

2014

2015

2016

Contrazione quinquennio

 

-14%

-11,40%

-6,20%

-0,1%

+0,9%

-30,8%

 

 

INDAGINE TREDICESIMA 2016

   
                 

Quota di tredicesima programmata per spese personali o per casa:    22,3%

       

ADDOBBI NATALIZI, CENONE, ecc

35,2%

       

ABBIGLIAMENTO

25,9%

       

ELETTRODOMESTICI

9,3%

       

AUTO MOTO NUOVA

9,1%

       

ARREDAMENTO

7,8%

     

 

ELETTRONICA INFORMATICA

5,6%

       

VIAGGI & SVAGO

3,7%

       

ALTRO

3,4%

   

 

 
                 
                 

Quota di tredicesima programmata per spese di fine anno: 66,2%

       

ASSICURAZIONE RCauto

27,1%

       

DEBITI ACCUMULATI NEL 2008

21,5%

       

BOLLO AUTO

19,6%

       

SPESE MEDICHE

16,8%

     

 

MUTUO CASA

10,3%

       

TASSE

4,7%

       
                 
                 

Quota della tredicesima programmata per l’acquisto di regali:  11,5%

       

Farà regali?

si

67,4%

         
   

no

32,6%

         

a  chi?   

Familiari

 

65,9%

         
 

Amici

 

4,5%

         
 

Nessuno

 

29.6%

     

 

 
                 
 

Rispetto al 2015, quanto pensa di spendere?

                 
 

DI MENO

46,5%

 

         
 

UGUALE

37,2%

 

         
 

DI PIU'

16,3%

 

       

 

                 
                 

 

Cosa ritiene sia  aumentato maggiormente rispetto al 2015?

       
       

TUTTO

38,0%

       

BOLLETTE ENERGIA ELETTRICA E GAS

35,5%

       

IMPOSTE

10,0%

       

SERVIZI

8,0%

       

ALIMENTARI

6,0%

       

ADDOBBI NATALIZI

2,5%

       
                 
                 

Profilo dell’intervistato

           
                 

LAVORATORE DIPENDENTE

55,8%

       

PENSIONATO

25,6%

       

PRECARIO

9,3%

       

COMMERCIANTE

7,0%

     

 

LIBERO PROFESSIONISTA

2,3%

       

DISOCCUPATO

0,0%

       

Numero intervistati

685

       

 

Fonte Federconsumatori Palermo


Con la decisione di chiudere al traffico, lunedì 3 ottobre, la corsia al traffico entrante a Piazza S. Erasmo per i lavori al collettore fognario, tutta la zona di Corso dei Mille, l’intero quartiere di Romagnolo sino allo svincolo di Villabate, è rimasto per ore nella morsa del traffico.

Migliaia e migliaia di auto incolonnate per ore e ore nel tentativo di entrare, o uscire, a Palermo via mare. Caos che si riverbera su tutta la città, intasando ulteriormente  la già caotica circonvallazione, anch’essa tormentata dai lavori per eliminare le radici degli alberi dalla carreggiata.

“Tantissimi cittadini inferociti ieri hanno chiamato il ns. sportello per denunciare la mancata informazione della chiusura di Piazza S. Erasmo e sulla assoluta esiguità  delle pattuglie di vigili in campo” denuncia Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo “La parziale chiusura  di una arteria strategica per il traffico entrante la mattina, uscente la sera, avrebbe dovuto e potuto essere  programmata molto meglio”.

“E fra qualche giorno partirà la ZTL. Giusto esordio per sanzionare migliaia di automobilisti” continua Vizzini “costretti a transitare via Roma per riuscire a entrare in città”.

 

Palermo, 4 ottobre 2016

 

Il prossimo 15 dicembre si terrà a Milano la prima udienza del processo contro gli ex vertici del Monte dei Paschi, di Deutsche Bank e di Nomura. I reati contestati sono diversi, tra i quali quelli di ostacolo all'attività di vigilanza di CONSOB, falso in bilancio e aggiotaggio.

Entro tale data, gli azionisti del Monte dei Paschi, compresi coloro che hanno già venduto i titoli,  possono costituirsi parte civile, al fine di chiedere il risarcimento dei danni subiti. Le operazioni contestate, cui è conseguita una falsa rappresentazione del reale ”stato di salute” della banca, da un lato hanno indotto molti risparmiatori ad acquistare le azioni, a un prezzo non corrispondente al reale valore, dall'altro, hanno precluso agli stessi di disfarsene in tempo utile, prima che il valore delle azioni crollasse.

“Coloro che fossero interessati a partecipare all'iniziativa” informa Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo “devono contattare, entro e non oltre l'1 dicembre 2016, lo sportello della Federconsumatori, chiamando lo 091.6173434, o inviare una e-mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., per prendere un appuntamento con il ns. Ufficio Legale che fornirà tutte le informazioni sulla procedura da attivare”. 

Palermo, 16 novembre 2016

Con il pagamento in bolletta si è drasticamente ridotta l’evasione del canone Rai. Nonostante l’avvento delle trasmissioni in digitale sono ancora tante le proteste dei cittadini che ricevono male o parzialmente i canali Rai,  costretti spesso a dotarsi di un impianto satellitare.

Per dare un seguito alle richieste di un ns. intervento dei cittadini che si rivolgono al ns. sportello, abbiamo scritto a tutti i sindaci della provincia, telefonato ai cittadini dei comuni i cui sindaci non hanno risposto” sottolinea Lillo Vizzini, presidente  Federconsumatori Palermo, “per monitorare l’entità e la diffusione  dei disservizi di ricezione dei canali Rai”.

È emerso che le proteste e i mugugni sono più che motivati. I cittadini del 42% dei comuni della provincia ha una ricezione dei canali Rai mediocre, se non scarsa,  e non riesce a vedere tutti i canali Rai. I disservizi riguardano, a macchia di leopardo, sia molti comuni dell’entro terra, sia quelli costieri. Il 40% ha una buona ricezione, e il restante 18% ha una ricezione accettabile.

Con le risorse certe derivanti dal canone, chiediamo che tutti i cittadini devono essere messi in grado di ricevere, e bene, tutti i canali Rai”, continua Vizzini.

L’avvento e la rapida diffusione del nuovo standard LTE sulle trasmissioni  per i cellulari  di quarta generazione (4G), per connessioni dati veloci  ha incrementato i problemi di ricezione. Infatti, il proliferare delle stazioni radiobase 4G crea, molto  spesso, gravi problemi di interferenze con i segnali del digitale terrestre. Interferenze risolvibili con complicati interventi tecnici.

I cittadini devono sapere che in caso di disservizio nella ricezione dei canali Rai possono chiamare Rai Way, società proprietaria degli impianti Rai. Il numero da fare è lo 0694809596. Possono verificare direttamente nel sito www.raiway.it la reale possibilità di presenza di interferenze e mandare dal sito stesso un form con il reclamo.

Inoltre, sempre in caso di interferenze e/o disservizi dovuti ai segnali  LTE, esiste un servizio di assistenza  ai cittadini,  “Help interferenze”. In caso di acclarati disturbi,  collegarsi al sito del servizio,  www.helpinterferenze.it, e compilare  un webform per  richiedere gratuitamente l’intervento di un antennista che effettuerà, gratuitamente, l’intervento per la corretta ricezione dei segnali televisivi.

Palermo, 14 settembre 2016

Tabella_rilevamento_qualita_della_ricezione_segnaleRAI_1

Tabella_rilevamento_qualita_della_ricezione_segnaleRAI_2