COMUNICATO STAMPA
Federconsumatori: Le banche hanno prontamente reagito alla eliminazione della commissione di massimo scoperto eliminata dal governo. Nuove e più fantasiose commissioni.
Per effetto dell’art. 2/bis legge 2 del 29 gennaio 2009 e con il decreto anticrisi a giugno, le banche possono applicare la commissione di massimo scoperto solo ai clienti con e senza fido che sforano per più di 30 giorni.
Molte banche hanno intanto inviato ai loro correntisti una proposta di modifica unilaterale del contratto per imporre la sostituzione della commissione di massimo scoperto con altre commissioni a vario titolo, pena la chiusura del conto.
Le condizioni sostitutive sono varie e fantasiose: commissione per mancanza fondi, commissione di disponibilità creditizia, commissione sull’accordato, commissione per istruttoria urgente, dalla maggiorazione degli interessi sull’intero fido, e non solamente sulla somma di sconfinamento. Si tratta di nuovi balzelli di importo, in alcuni casi, superiore alla vecchia commissione e calcolati con meccanismi di calcolo complessi e poco trasparenti.
Lillo Vizzini, presidente reg.le:”Le banche si sono mosse con incredibile tempismo nel sostituire la commissione di massimo scoperto imponendo un nuovo ‘dazio’, nonostante i rilievi della Banca di Italia e le norme abrogative. Sembrerebbe che il governo stia per porre il tetto dello 0,5%, dell’importo dell’affidamento, per trimestre alla commissione di massimo scoperto È importante che i correntisti non lascino inosservate le proposte di modifica contrattuali e le contestino inviando un reclamo-diffida alla banca. Ma, soprattutto, che valutino bene i costi effettivi della tenuta del fido. E poi, siamo davvero curiosi di vedere le banche che chiudono il conto ai clienti che in massa reclamano! Nel ns. sito, www.federconsumatorisicilia.it, è disponibile un fac-simile di lettera da inviare alla propria banca per contestare le variazioni contrattuali”.
Palermo, 22 luglio 2009