COMUNICATO STAMPA

Tredicesima 2008: come sarà utilizzata? Sondaggio della Federconsumatori. Il 18,1% degli intervistati coprirà i debiti contratti nel 2008

 

Anche quest’anno le volontarie dell’osservatorio Federconsumatori di Palermo hanno intervistato centinaia di cittadini per scoprire come saranno utilizzate le tredicesime che a giorni arriveranno nelle loro tasche. Sono stati coinvolti sia i cittadini che quotidianamente si rivolgono al ns. sportello di consulenza, sia in prossimità di centri commerciali.

La fetta più consistente della tredicesima, il 53%, sarà destinata per il pagamento del mutuo, delle bollette e delle tasse di fine anno (assicurazione auto, bollo auto, canone Rai, ecc). Il 18,1% degli intervistati utilizzerà la tredicesima per coprire i debiti accumulati durante l’anno.  In alcuni casi, laddove c’è la rata del mutuo da pagare, sarà il 80% della tredicesima che si volatizzerà per i pagamenti di fine anno.

Rispetto all’8,90% del 2006, il 15,30% del 2007, è aumentato al 18,1% la percentuale delle famiglie costrette a utilizzare la tredicesima, in parte e/o tutta, per coprire l’indebitamento. Indice di progressivo impoverimento delle famiglie.

Il 26% della tredicesima sarà destinata per le spese della casa: addobbi natalizi e pranzo importante della festività, abbigliamento, l’elettrodomestico nuovo che tanto occorre, rinnovare qualche mobile d’arredo,  per dare l’anticipo per l’acquisto di una vettura euro 4 o, soprattutto, moto nuova, a causa delle restrizioni per circolare in città.

Solo il 13,2% sarà destinato per i regali: l’87,8% degli intervistati si scambierà i regali. Regali non eccessivamente costosi per il budget ridotto e scambiati quasi esclusivamente in famiglia. Infatti si è ulteriormente ridotta la consuetudine di scambiarsi i regali fuori dall’ambito familiare. Solo il 12,2%.

Il 47,1% degli intervistati pensa che spenderà meno del precedente anno, il ridotto potere d’acquisto delle famiglie  e il vento della recessione incorso spingono le famiglie a ridurre i consumi.

In linea con la riduzione dei consumi, emerge un dato interessante: il 25% degli intervistati, soprattutto pensionati, pensa e spera di riuscire ad accantonare una piccola parte della tredicesima, per coprire spese impreviste  durante il 2009.

Infine, alla domanda su quali settori hanno registrato i maggiori incrementi di prezzi, la risposta, immediata, ha puntato sul settore alimentare, pasta  pane e generi di prima necessità.

I dati raccolti confermano lo stato di affanno e di estremo disagio delle famiglie, costrette sempre più a indebitarsi con gli acquisti rateali e le carte revolving per pagare la spesa. L’Istat ha ufficializzato il calo del tasso di inflazione al 2,7%, rispetto al 3,5% di ottobre. Si tratta di un dato estremamente preoccupante, dal momento che a determinarlo è stato il crollo dei consumi. Il potere di acquisto delle famiglie si è ridotto, solo nel 2008,  di 1.800 euro.

Lillo Vizzini, presidente reg.le: “Per risollevare i consumi servivano provvedimenti economici più coraggiosi: la detassazione delle tredicesime e un bonus fiscale di 1.500 euro per redditi sotto i 25.000 euro. 

Occorre lanciare un grido di allarme su una questione rilevante: riguarda le famiglie che, allarmate dai continui aumenti  del tasso Euribor, e quindi dalle rate dei mutui a tasso variabile, hanno scelto i mutui a tasso fisso (solo nel 2007, sono stati oltre 400 mila). Con l’Euribor  sceso in questi giorni al 3,5% per scadenze a vent’anni, chi ha contratto un mutuo a tasso fisso ora si troverà a corrispondere  rate più “salate”, dal momento che continueranno a pagare tassi intorno al 6% o  7%, contro i nuovi interessi per i mutui che, con la progressiva discesa del tasso di sconto, si attesteranno sotto il 4,50%.

Pensare quindi di incrementare ulteriormente la pressione fiscale locale, come il ventilato aumento della Tarsu, sarebbe davvero improponibile”.

Palermo, 11 dicembre 2008

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