COMUNICATO STAMPA Ato idrico 1 e cittadini della provincia di Palermo in rivolta. La Federconsumatori chiede la riformulazione della seconda fattura di acconto sui consumi idrici.
Continuiamo a ricevere numerosissime proteste di cittadini della provincia inferociti per l’importo della seconda fattura di acconto per i consumi idrici. Riteniamo che, in attesa che siano definite le tariffe, sarebbe stato più opportuno che la Società Acque Potabili emettesse le fatture, seppur in acconto, congrue con i consumi rilevati, mentre laddove non sono stati rilevati sarebbe bastato un semplice esame dei consumi storici per stabilire un importo adeguato. Le discrepanze più evidenti riguardano le forniture di case di campagna e/o di villeggiatura, oppure di case di cittadini residenti all’estero e/o di anziani che vivono da soli e con consumi idrici irrisori. Non si può chiedere a un anziano con pensione al minimo, che vive da solo, un acconto di oltre 90 euro! Lillo Vizzini, presidente reg.le: “Apprendiamo, attraverso gli organi di stampa, che A.P.S., piuttosto che riformulare le fatture del secondo acconto, preferisce intimare ai clienti prima di pagare la fattura in ogni caso, e solo dopo di inoltrare un modulo per chiedere il rimborso. I sindaci, alcuni dei quali solo ora cominciano a valutare le conseguenze della privatizzazione dell’acqua, si ritrovano a fronteggiare infuocate pubbliche assemblee e i malumori delle loro comunità. Chiediamo un intervento del Presidente della Provincia di Palermo affinché siano riformulate le fatture del secondo acconto, mentre, per coloro i quali hanno già pagato, sia predisposto un immediato parziale rimborso attraverso gli uffici periferici A.P.S. dislocati nei vari comuni. E ancora, sollecitiamo che sia data ai cittadini adeguata e tempestiva informazione: non tutti leggono i quotidiani e/o utilizzano internet!” Palermo, 5 settembre 2008 |