L’ordinanza aeroportuale, denominata KISS AND FLY, comincia a dare i suoi frutti: tanti viaggiatori indignati e una pioggia di multe piombata sui distratti automobilisti che dal 1° dicembre 2015, data dell’entrata in vigore, sono transitati, e hanno sostato per più di 15 minuti, nell’area arrivi e partenze dell’aeroporto Falcone Borsellino.
Sono tantissimi i cittadini che stanno telefonando allo sportello della Federconsumatori di Palermo, infuriati per le notifiche di multe a raffica ricevute, dopo avere sforato i 17 minuti (15 più due di tolleranza) per la sosta gratuita in aeroporto. Anche per pochi secondi di ritardo, in alcuni casi, c’è chi ha ricevuto sei notifiche di multe. A tanti lo sforamento di pochi secondi sta costando un esborso di 96,23 euro per multa e spese di notifica.
Più che per ragioni di sicurezza, l’entrata in vigore dell’ordinanza sembra predisposta per rimpinguare le casse del comune di Cinisi e dei parcheggi della Gesap. Non solo. Vengono monitorate tutte le vetture, senza alcuna distinzione, che transitano, conducenti e passeggeri compresi, con buona pace della privacy.
“Indubbiamente la nuova ordinanza sulla sosta in aeroporto sembra modulata per far fare cassa al comune di Cinisi e obbligare i parenti dei viaggiatori a servirsi dei parcheggi della Gesap”, ribadisce Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo, “L’importo della sanzione, poi, è una autentica esagerazione. Gli automobilisti in transito non possono e non devono diventare i finanziatori del comune di Cinisi e della Gesap.”
Inoltre, lo spauracchio del ritardo del volo incentiva le soste degli automobilisti nei posti più impensati e pericolosi, quali le corsie di emergenza del tratto autostradale limitrofo l’aeroporto.
“Il fatto che tanti singoli automobilisti hanno ricevuto più di una multa significa che la segnaletica non è sufficientemente esaustiva. Inoltre, tutta questa fretta a far partire la ZTC è anch’essa dannatamente sospetta. Si poteva far partire l’ordinanza dopo l’apertura del nuovo parcheggio a tariffazione più economica”, continua Vizzini, “Nelle more chiediamo che la sosta sia consentita per 30 minuti. I cittadini sono già abbastanza spremuti da tasse e balzelli vari”.
Palermo, 12 maggio 2016