A distanza di due settimane dall’invio, da parte del Comune di Palermo, dei primi avvisi bonari, Federconsumatori è in grado di fare una prima statistica dei casi.
Delle oltre duecento persone che si sono rivolte all’associazione, nessuno ha mai ricevuto la notifica delle multe, nessuno ha mai ricevuto la raccomandata di avviso di giacenza, e, in qualche caso, la multa era stata consegnata a persona sconosciuta.
Le notifiche delle multe erano state curate da un ente privato, che, dunque, nell’arco di pochi mesi avrebbe tentato di consegnare migliaia e migliaia di multe: considerando che ciascun avviso si riferisce da un minimo di una sino anche a sei multe, i trentamila avvisi di cui si parla si riferirebbero a oltre cinquantamila multe.
Non trovando mai nessuno a casa, gli addetti avrebbero lasciato gli avvisi di giacenza. Avvisi che, tuttavia, i destinatari affermano di non avere mai trovato nella cassetta delle lettere.
“A chi si rivolge al ns. sportello, i legali stanno richiedendo, intanto, le copie delle relate di notifica delle multe” puntualizza Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo, “Le multe per le infrazioni al Codice della Strada vanno pagate, ma è un diritto del cittadino ricevere la notifica dei verbali con le modalità prescritte dalla legge. Se questo non dovesse essere avvenuto, si aprirebbero le porte per migliaia di ricorsi, una volta che saranno arrivate le cartelle, con costi enormi per l’amministrazione comunale, e, di conseguenza, per la collettività.”
“È questa la ragione principale per la quale Federconsumatori chiede al Comune di Palermo di sospendere l’iscrizione a ruolo dei presunti addebiti, finché non sarà stata fatta chiarezza sulla vicenda” conclude Vizzini.
Palermo, 19 aprile 2016