La ns. associata, signora I.C., era titolare di una carta di credito revolving, concessa da un primario istituto bancario, in assenza di regolare contratto. Come da prassi piuttosto ricorrente, a seguito della richiesta di un finanziamento per l'acquisto di beni di consumo, venne spedita alla signora una carta di credito rotativo, cosiddetta revolving.
La signora utilizzò la carta, ma, dopo avere pagato una somma pari a oltre il doppio del credito concesso e utilizzato, decise di vederci chiaro e si rivolse allo sportello di Federconsumatori. Qui, si constatava che la signora aveva versato ben oltre il dovuto, poiché, “stante l'assenza del contratto scritto, la stessa aveva titolo per richiedere indietro tutti gli interessi ultralegali pagati alla banca, pari a circa 1.000 Euro”. puntualizza Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo.
“Il reclamo con cui si chiedeva la restituzione degli interessi ultralegali veniva respinto dalla finanziaria” continua Vizzini “per cui si proponeva il ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario, che ha dato ragione alla ns. associata. Adesso la banca dovrà restituire tutte le somme versate dalla cliente a titolo di interessi ultralegali, dalla data di inizio del rapporto.”
Così l'avv. Gaia Matteini, Coordinatrice della Consulta Giuridica Regionale Federconsumatori: “Le carte revolving sono il prodotto di finanziamento più oneroso in assoluto, con tassi medi di interesse prossimi al 15%. La mancanza della forma scritta preclude al cliente di acquisire consapevolezza non solo delle condizioni contrattuali, ma anche, e soprattutto, dei meccanismi di calcolo degli interessi, degli oneri, e della presumibile durata del rapporto”.
Se siete titolari di una carta revolving e volete vederci chiaro, non esitate a contattare lo sportello di Federconsumatorici, e vi sarà data adeguata assistenza. Lo sportello è aperto tutti i giorni, tranne il sabato e la domenica. Contattare lo 091.6173434 per fissare un appuntamento.
Palermo, 14 febbraio 2017