È proprio il colmo! Mentre il comune di Palermo, dopo anni di targhe alterne con scarsi risultati, per limitare l'inquinamento si appresta ora a varare la tanto contestata ZTL, mettendo le mani nelle tasche dei cittadini, dall’Europa arriva un messaggio preciso: largo alle polveri sottili.
La scorsa settimana l’Europarlamento ha approvato, a strettissima maggioranza, la modifica del regolamento che stabilisce il tetto delle emissioni di NOX, gli ossidi di azoto, precursori delle polveri sottili. La dose ammessa per legge è stata più che raddoppiata. Le auto potranno inquinare per gli NOx il 110% in più di quello che era stabilito prima del famigerato dieselgate!
Lo scandalo della Volkswagen ha fatto emergere i trucchi di serie, il fatto che i laboratori di omologazione dei nuovi modelli, finanziati dalle case automobilistiche, ricorrevano a ogni sorta di stratagemma (gomme super gonfie, lubrificanti speciali, aerodinamica modificata) per far sì che dalle prove in questi ambienti ovattati emergessero dati ben lontani da quelli rilevabili sulle strade terrestri. Naturalmente molto più accettabili.
Adesso che bisognava fare sul serio, con test veri che devono realmente dimostrare quanto inquina realmente ogni auto, guarda caso “cambiano le norme". Il tetto si alza.
Mentre il regolamento europeo 715 del 2007 aveva stabilito che per i veicoli euro 6 il limite di emissione per gli ossidi di azoto (NOx) fosse di 80 milligrammi a chilometro, l’Europarlamento ha fatto passare la norma, per il periodo settembre 2017 - 31 dicembre 2018, che alza i limiti a 168 mg, più del 110%.
“Un provvedimento scandaloso” sottolinea Lillo Vizzini, presidente Federconsumatori Palermo, “che chiediamo sia revocato immediatamente. Una volta tanto saremmo fieri se il nostro Paese decidesse di non recepire la modifica e si distinguesse per una maggiore attenzione per l'ambiente e, soprattutto, per la salute dei cittadini”.
Palermo, 10 febbraio 2016