I palermitani stanno ricevendo in questi giorni le lettere con il saldo della TarI 2019; pagamento che deve essere fatto entro il 31 ottobre. Ma chi ha ricevuto l’F24 per il primo versamento a primavera errato, nella stragrande maggioranza, si ritrova errato anche l’F24 del saldo.
Centinaia di cittadini costretti a vagare tra gli uffici Tributi di Piazza Giulio Cesare e quelli delle delegazioni comunali con l’ufficio tributi, nella speranza di riuscire ad ottenere la correzione del tributo. Così scoprono che gli uffici preposti alla stazione sono chiusi o fanno ricevimento solo per i consulenti, mentre le delegazioni preposte sono solamente due. Code inverosimili ed estenuanti: donne, anziani costretti a sperare di poter essere ricevuti. Gli uffici delle due delegazioni operative al collasso.
“Stanno arrivando al ns. centralino tantissime chiamate di cittadini inferociti per aver trovato gli uffici chiusi. Una ns. ricognizione presso gli uffici di una delle due delegazioni ci ha dato conferma del disagio cui sono costretti i cittadini e delle file interminabili” dichiara Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo “Se le istanze dei contribuenti fossero lavorate nei modi e nei tempi giusti, certamente tanti cittadini non dovrebbero fare la fila per riaffermare quanto già dichiarato mesi, se non anni, addietro”.
“È giusto che tutti paghino la Tari, ma la lotta agli evasori deve essere fatta senza creare disagio a chi la paga regolarmente. Non è possibile che chi cambia o vende casa, per fare un esempio” continua Vizzini “deve essere costretto ogni anno a farsi correggere e/o annullare il tributo che sistematicamente arriva per il vecchio immobile. E potrei tanti altri esempi che i cittadini ci raccontano. Chiediamo, pertanto, l’immediato ripristino dei giorni di ricevimento in tutti gli uffici, almeno sino alla scadenza del 31 ottobre” conclude Vizzini.
Palermo, 16 ottobre 2019