Dal Tribunale di Palermo arrivano buone notizie per i possessori di azioni Banca Popolare di Vicenza che hanno acquistato con l'intermediazione di Banca Nuova.

A seguito della liquidazione della banca vicentina, che era a capo del gruppo bancario di cui faceva parte Banca Nuova, e delle complesse operazioni di cessione a Intesa san Paolo, molti azionisti che avevano promosso azioni risarcitorie contro Banca Nuova – o erano in procinto di farlo – avevano iniziato a temere per le sorti dei giudizi in corso. Questo perché Banca Nuova sostiene, negli arbitrati e in Tribunale, che a seguito della operazione con Intesa san Paolo si sarebbe verificato il passaggio alla Banca Popolare di Vicenza in liquidazione di tutte le posizioni debitorie, compresi i giudizi risarcitori. A questo conseguirebbe, quindi, una “esdebitazione” di Banca Nuova, e la necessità, per gli azionisti, di rivolgere le proprie richiesta alla banca vicentina in liquidazione, missione praticamente impossibile vista l'insolvenza della ex capogruppo.

Sia il Tribunale di Palermo che l'Arbitro per le Controversie Finanziarie (organismo di risoluzione extragiudiziaria delle controversie istituito presso la Consob) hanno respinto tali eccezioni di difetto di legittimazione sollevate da banca Nuova, osservando che, al contrario di quanto da questa ritenuto, non vi è stata alcuna esdebitazione e che semplicemente banca Nuova è passata dal controllo di BPV al controllo di Intesa.

Da ultimo, il Tribunale di Palermo, con provvedimento del 15 gennaio 2018, in un procedimento promosso da un'anziana pensionata assistita dall'avv. Gaia Matteini, consulente legale Federconsumatori Palermo, ha richiamato il disposto dell’art. 47 della Costituzione “che incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme”, ed ha riconosciuto come non si possano estendere, di fatto, ai creditori delle partecipate gli effetti dell’insolvenza della partecipante. Il Tribunale

Così Lillo Vizzini, Presidente di Federconsumatori Palermo, associazione che assiste un centinaio di azionisti della ex Banca Popolare di Vicenza: “Pur con la prudenza che dobbiamo seguitare a mantenere in ordine a questa complessa vicenda, simili pronunce sono di straordinaria importanza, poiché valorizzano i principi costituzionali che regolano l'attività di risparmio e la gestione dei mercati mobiliari. Per richiamare quanto affermato dall'Arbitro presso Consob, una interpretazione estensiva del decreto legge 99/2017 sarebbe eversiva del sistema e gravemente sospetta di incostituzionalità. Queste pronunce, unitamente alla costituzione del Fondo di Garanzia per i risparmiatori traditi, rappresentano i primi concreti spiragli di luce per gli azionisti delle popolari venete”.

 

Palermo, 19 gennaio 2018