Il Natale è trascorso in Sicilia ancora una volta in maniera piuttosto sobria. La desertificazione produttiva e la mancanza di lavoro continuano a imporre il contenimento dei consumi. Il settore alimentare ha registrato la crescita  maggiore, più 2,3. Cresce in maniera consistente la spesa per l’elettronica di consumo, in aumento rispetto allo scorso anno del 2,1%: il Natale è infatti l’occasione per regalare articoli di elettronica e di ultima generazione. Come smartphone e tablet, i cui costi risultano più “impegnativi” e che, a volte, richiedono la partecipazione di più familiari. Tengono bene i consumi di abbigliamento e calzature, editoria, profumeria e giocattoli. È stato confermato il  leggero aumento, rispetto al 2016,  del budget che le  famiglie hanno destinato ai regali di Natale, + 2.10%..

Secondo i dati Istat diffusi in questi giorni, la fiducia dei consumatori a dicembre ha raggiunto il top tra gli ultimi due anni. Un dato che, a nostro avviso, è stato influenzato dal clima di buoni propositi indotto dalle festività di fine anno” puntualizza Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo “Un dato eccessivamente ottimista, che appare in contrasto con l’andamento economico ancora altalenante segnato dal nostro Paese. Seppure la produzione industriale registri un tasso di crescita del +3,1% su base annua, dall’altro lato rimane il dato negativo relativo all’andamento delle vendite al dettaglio che segnano un -2,1% su base annua,  della disoccupazione, che rimane ferma a quota 11,1%, mentre crescono povertà, esclusione sociale ed aumentano le diseguaglianze”.

Per il nuovo anno, a giudicare dai primi segnali sul fronte dei prezzi, si prospetta una stangata su prezzi e tariffe pari a +939,74 euro annui per una famiglia media. In questo quadro giocano un ruolo fondamentale l’incremento delle quotazioni petrolifere (l’attentato all’oleodotto libico le amplifica ulteriormente), che spinge verso l’alto i costi di trasporti e prodotti per la casa, l’aumento del costo di energia elettrica del 5,3% e del gas del 5%, e la grave siccità del periodo estivo, che provocherà rincari delle tariffe idriche.

Ipotizzare previsioni sul giro di affari dei prossimi saldi invernali non è semplice, in quanto i dati sono falsati dal fatto che già dalla fine di novembre campeggiano nei negozi percentuali di sconti da saldi inoltrati. Inoltre, iniziative come il Black Friday, che hanno fatto da traino per gli acquisti natalizi sul web, stanno spostando sempre più l’attenzione dei consumatori verso lo shopping online. Quasi a una famiglia su due ha acquistato un regalo sul web. Acquisti online. che hanno permesso ai consumatori di usufruire di sconti in grande anticipo rispetto all’inizio dei  tradizionali saldi.

Un quadro variegato e  complesso per gli imminenti saldi. Le proiezioni di Federconsumatori Palermo prevedono una spesa per i saldi  mediamente di 201 euro a famiglia. Rispetto al 2016 si prospetta una leggera ripresa dei consumi, +4,2%.  Contestualmente si avrà un incremento del +6%  delle famiglie di Palermo e provincia che faranno acquisti durante i saldi, il 46%. A Palermo saranno 119,700 famiglie, con una spesa di 24 mln di euro, mentre nell’intera provincia  saranno 226.600 famiglie, con un giro di affari di 45,6 mln di euro.  

La partenza ufficiale dei saldi ha perso da tempo l’interesse generale dei consumatori. Tra sms, telefonate e mail ai clienti, le vendite a saldo, con sconti anche sino al 40%, avvengono già da tempo. D’altronde la normativa reg.le li ha praticamente liberalizzati: basta solo non pubblicizzarli prima dell’avvio ufficiale” conclude Vizzini.

Palermo, 2 gennaio 2018

 

 Il decalogo di Federconsumatori